Amigdala R-Cortex Vitamina D Ed Ipnosi - L'effetto delle Proteine della Carne sul Comportamento Umano


Sai che tutti noi abbiamo un tyrannosaurus rex nel cervello?
Si chiama amigdala.

Ti insegno ad ammansirlo con la vitamina D e l'ipnosi regressiva evocativa



Cara anima amica, forse non sai che esistono dentro il nostro cervello due mandorle, due centraline che governano la paura e l'aggressività. Si chiamano amigdale e gestiscono le tue e le mie emozioni.

L'amigdala è la sede della memoria emozionale e dei piú lontani stati d'amimo legati ad eventi passati ed anche antichissimi come quelli accaduti in nostre ipotetiche vite precedenti.

L'amigdala è quindi un archivio della nostra memoria esistenziale e karmica che entra in funzione prima che noi comprendiamo razionalmente l'accaduto.

E' molto importante dire che queste due "mandorle" situate dietro i nostri occhi governano le reazioni accultate nella parte piú antica del nostro cervello, quella che deriva filogeneticamente dai rettili.

Ebbene si, non dobbiamo pensare di essere solo mammiferi e primati sapiens, ma dobbiamo valutare che dentro di noi esiste ancora l'R-cortex, come lo chiamava il grande neuroscienziato americano MacLean, cioè la parte anatomica del nostro cervello rettiliano.

Si legge in giro per internet che i rettiliani sarebbero alieni grigi o comunque stinti con il vizietto di rapire i terrestri per usarli come cavie chirurgiche sperimentali. David Icke docet.

Mi dispiace deludere i fedeli della Fratellanza Babilonese : noi tutti siamo rettiliani ed l'R-complex non è una parte di encefalo di un qualche Blade Runner o umanoide crudele, ma una porzione anatomica che racchiude i nostri istinti innati, le ritualità, la gerarchia, la territorialità e soprattutto la legge di sopravvivenza.

MacLean parlava di un triune brain, di un cervello tripartito suddiviso in R-complex, in

sistema limbico e in corteccia cerebrale.

Bene. Devi sapere che l'amigdala è come dicevo la centralina della paura e della aggressività. 
Se dall'ambiente giunge una percezione di pericolo l'amigdala si emoziona favorendo i comportamenti di attacco, fuga, di difesa e di violenza.

Leggo su Nature che l'amigdala riconosce le mimiche facciali del potenziale nemico come un radar visivo che pone priorità a ció che inquadra nello schermo e non a ció che giunge al soggetto dalla via uditiva e verbale.

L'amigdala ricorda e diventa iper reattiva ad esempio nei soggetti traumatizzati dall'attacco terroristico avvenuto durante la maratona di Boston nel 2013 studiati con la fRMI (Risonanza Magnetica Funzionale)

Alterazioni morfologiche e funzionali dell'amigdala sono state riscontrate nei soggetti artefici di violenza domestica e di femminicidio.

Si sa ancora che la serotonina riequilibra la funzione dell'amigdala controllando l'aggressività e l'autoaggressività.

Sappiamo ancora che la vitamina D è il piú importante stimolo alla sintesi genetica della serotonina agendo sul gene TPH2

Dopo tutte queste considerazioni urge una domanda direi terrificante. Come mai esiste una epidemia di carenza di vitamina D nella popolazione?

Non è una ipotesi, ma una certezza. Questa è la ragione della crescente aggressività sociale a cui assistiamo attoniti ogni giorno. Le amigdale di miliardi di persone sono allo sbando.

Senza vitamina D e quindi senza serotonina le due amigdale, i due potenziali occhi del diavolo , sono deprivati del controllo corticale.

A chi giova questa epidemia di aggressività? A cosa serve? Forse al neuromarketing? Forse al consumismo, alla malattia di massa, alla guerra?

Come mai piú dell'80% dei pazienti che visito hanno la vitamina D sotto le scarpe e sono incavolati duri contro tutto e tutti?

L'ipnosi regressiva evocativa è un grande equilibratore delle memorie karmiche ed esistenziali dell'amigdala. Tramite l'abreazione, la liberazione delle paure, della rabbia latente è possibile guarire e direi disinnescare i conflitti profondi.

Il compenso neurologico della serotonina, l'acquietamento dell'amigdala, la purificazione delle tessere karmiche dalle centraline della rabbia ci puó condurre alla serenità ed alla congiunzione con l'Uno.

Quindi mi raccomando, non lasciatevi accecare l'anima e non lascitevi inconsapevolmente rompere le amigdale.

Domande: Vi sentite aggressivi o autoaggressivi? Vi rendete conto che viviamo in una società rettiliana? Sapete riconoscere i rettili? Qual'é il valore della vostra vitamina D? Come mai non ci dicono che senza vitamina D e serotonina abbiamo le amigdale allo sbando e siamo molto piú aggressivi? E' un complotto o stiamo perdendo la via dell'Uno?

Sapete che non è difficile ammansire il vostro tyrannosaurus rex cerebrale?

Buona Vita Angelo Bona


Bassi livelli di Vitamina D comportano anche un'aumento di aggressività e violenza nel soggetto che diventerà anche più suscettibile agli stimoli che attivano la Paura!
Indovinate quale alimentazione distrugge le risorse di vitamina D....?!...? ehehehehheh si esatto avete capito bene!
Infatti tale alimentazione errata comporta un aumento dei livelli di testosterone a causa dell'eccessiva presenza di acido lattico (stimolazione ghiandole del surrene e testicoli) dovuta all'acidosi dei fluidi corporei.
In pratica mangiare carne e derivati è la base fondamentale per una società violenta, aggressiva, una società che viva nella paura, il più lontano possibile dalla LUCE! Il sole oscurato è ovviamente un plus in tale direzione!
Come in alto così in basso, come in cielo così in terra!


FERMENTAZIONE(Citoplasma) RESPIRAZIONEOSSIDATIVA(Mitocondri)


Il nostro organismo, quindi le nostre cellule hanno bisogno di Ossigeno, per ottenere un maggior numero di molecole di ATP che rappresentano l'Energia di cui successivamente potremo disporre!
In ambiente acido, l'Ossigeno viene allontanato per reazioni chimiche, di conseguenza si attua la fermentazione!
La fermentazione è un processo di riserva dal quale si ottiene troppa poca energia e contribuisce ad acidificare ancora di più il sistema.
Le cellule che non tornano più indietro e continuano a fermentare, poichè abituate costantemente a farlo, sono dette cellule Tumorali (Warburg).
La produzione di energia cellulare attraverso la fermentazione è un " lento suicidio del sistema".
La respirazione ossidativa invece produce acqua, anidride carbonica e 38 ATP...in pratica è la VITA del sistema su base Ossigeno.




L'effetto delle Proteine della Carne sul Comportamento Umano
Prof. Armando D'Elia
Naturalista, chimico, studioso di dietetica vegetariana

Moltissimi sono gli animali che forniscono all’uomo le proteine della loro carne a scopo alimentare. Tali proteine creano indubbiamente nell’uomo aggressività, violenza, odio e insensibilità morale: si può pertanto affermare che la carne influisce negativamente sul comportamento umano. Al contrario, il vegetariano crea le basi per un atteggiamento caratterizzato da tolleranza, mitezza, socievolezza e condivisione. Oggi, le affermazioni e le intuizioni di grandi uomini contrarie al ricorso alle proteine della carne possono avvalersi anche della chimica dei neurotrasmettitori e della neurobiologia, discipline scientifiche che spiegano come, e per effetto di quali alimenti, si creano determinati comportamenti nell’uomo. Conseguentemente, noi possiamo oggi operare con accresciuta sicurezza delle scelte consapevoli tra i vari cibi, preferendo alcuni ed evitando altri. Occorre, fra l’altro, respingere l’affermazione che la violenza é insita nella natura umana: nessuno nasce aggressivo e cattivo, ma può diventarlo con l’alimentazione carneaConseguenze delle proteine della carne sul comportamento umano

Le proteine animali indicate commercialmente come “carne” sono quelle del tessuto muscolare di vertebrati terricoli i cui cadaveri l’uomo utilizza a scopo alimentare. In particolare si tratta di bovini: (bue, bufalo, bisonte); cervo, capriolo, daino, renna; cammello, alce, dromedario; capra, pecora; asino, cavallo; lepre, coniglio; riccio di terra, ippopotamo, canguro, suini (maiale, cinghiale, ecc.). L’uomo utilizza, a scopo alimentare, anche la “carne” di vertebrati non terricoli: quelle dei pesci (il pesce, non dimentichiamo, é “carne di pesce”) e di altri animali acquatici (balena, rana), nonché le carni di uccelli (pollame, anatra, tacchino, struzzo, cacciagione varia). Ma l’uomo che mangia carne infierisce, uccidendoli e poi mangiandoli, su molti animali invertebrati, come: molluschi (polpo, seppia, calamaro, patella, chiocciola, ostrica, mitilo, dattero di mare, cardio, manicaio, cappa lunga, folode, sigaro di mare, vongola). Crostacei (gambero di fiume, gambero di mare, aragosta, scampo, gammano, granchio di mare, cancro, squilla, mala, grancevola). Echinodermi (riccio di mare, trepang-oloturia).

Le proteine animali indicate commercialmente come “carne” sono quelle del tessuto muscolare di vertebrati terricoli i cui cadaveri l’uomo utilizza a scopo alimentare. In particolare si tratta di bovini: (bue, bufalo, bisonte); cervo, capriolo, daino, renna; cammello, alce, dromedario; capra, pecora; asino, cavallo; lepre, coniglio; riccio di terra, ippopotamo, canguro, suini (maiale, cinghiale, ecc.). L’uomo utilizza, a scopo alimentare, anche la “carne” di vertebrati non terricoli: quelle dei pesci (il pesce, non dimentichiamo, é “carne di pesce”) e di altri animali acquatici (balena, rana), nonché le carni di uccelli (pollame, anatra, tacchino, struzzo, cacciagione varia). Ma l’uomo che mangia carne infierisce, uccidendoli e poi mangiandoli, su molti animali invertebrati, come: molluschi (polpo, seppia, calamaro, patella, chiocciola, ostrica, mitilo, dattero di mare, cardio, manicaio, cappa lunga, folode, sigaro di mare, vongola). Crostacei (gambero di fiume, gambero di mare, aragosta, scampo, gammano, granchio di mare, cancro, squilla, mala, grancevola). Echinodermi (riccio di mare, trepang-oloturia). Tale prelievo di proteine dal mondo animale costituisce una autentica carneficina, che non solo non è necessaria, non solo è eticamente riprovevole, ma che é anche apportatrice di stati patologici fisici, dovuti alla conseguente tossiemia (sino al cancro) e psichici (a causa dell’aggressività che induce nel comportamento). Di solito si intende per “carne” il tessuto muscolare (sempre contenente dei grassi “saturi”, cioè della peggiore qualità). Ma mangia carne anche chi mangia il fegato o le cosiddette “animelle” (pancreas, timo e ghiandole salivari) o il rene (rognone) o il cervello, organi non costituiti da tessuto muscolare; così pure mangia carne chi mangia la cosiddetta “trippa” (che è una parte del complesso stomaco dei ruminanti), oppure gli “insaccati”, come la coppa, il cotechino, la mortadella, il prosciutto, il salame, i1 würstel, lo zampone, ecc. Così ancora, mangia carne chi consuma la lingua o i muscoli della coda di bovini, oppure salciccia o bresaola o pancetta, ecc. E mangia carne anche chi mangia il caviale, la bottarga o (come in Cina) la carne di cane, o la cosiddetta “corata” o la “pagliata”.

Insomma, uno spaventoso massacro, un autentico grande olocausto

Questo immane prelievo, a scopo alimentare, di proteine dal mondo animale influisce profondamente sul comportamento umano. In linea generale, in condizioni di vita naturale, gli animali carnivori sono feroci e aggressivi, mentre quelli non carnivori sono pacifici e socievoli. Un’altra facile constatazione: la graduale riduzione dell’aggressività dell’uomo a misura che esso passa da una dieta comprendente molta carne a una dieta che esclude i cibi iperproteici e in particolare la carne. È noto anche che i cani, sebbene in natura siano carnivori, se si vuole che montino con efficacia la guardia e aggrediscano persone a loro sconosciute, debbono essere alimentati con razioni di carne superiori al normale. Analogamente, se si vuole, in tempo di guerra, impiegare degli uomini in azioni belliche molto rischiose, occorre dar loro abbondanti razioni di carne, utilizzata come una droga atta a sviluppare aggressività, violenza e insensibilità morale; nell’Iliade di Omero si narra di festini a base di carne, ai quali prendevano parte i guerrieri, tra una battaglia e l’altra.
Seneca faceva notare che tra i mangiatori di gran quantità di carne si annoverano i tiranni, gli organizzatori di eccidi, di faide e di guerre fratricide, i mandanti di assassinii, gli schiavisti, mentre coloro che si nutrono dei frutti della terra hanno un comportamento mite.
Liebig racconta che nel giardino zoologico di Giesen l’orso, se era costretto a mangiare carne al posto di vegetali, diveniva oltremodo irrequieto e pericoloso.

Si può quindi affermare che l’igiene fisica é anche igiene mentale, come sosteneva J. Dalemont, descrivendo la storia dell’alimentazione umana nel suo lavoro “Manuale d’igiene mentale”.

È nota l’espressione “la carne mi dà la carica”, usata da chi vuole giustificarne l’uso alimentare, dato che questa società, basa suÌla competitività, sulla libera e sfrenata concorrenza e sull’arrivismo, esige dall’individuo una grinta aggressiva che permetta di farsi strada (é nota la frase “struggle for life”).

È nota l’espressione “la carne mi dà la carica”, usata da chi vuole giustificarne l’uso alimentare, dato che questa società, basa suÌla competitività, sulla libera e sfrenata concorrenza e sull’arrivismo, esige dall’individuo una grinta aggressiva che permetta di farsi strada (é nota la frase “struggle for life”).

E non é un caso che questi due grandi pensatori siano stati vegetariani. Il Beccari, fra l’altro, è lo scopritore del glutine e della isovalenza tra le proteine vegetali e quelle animali. L’uomo non é un semplice tubo digerente da riempire con cibi vari. L’uomo é un essere pensante, il cui cervello é un organo che, come tutti gli altri organi del corpo, deve essere nutrito con il materiale che occorre al suo metabolismo e che gli porta la corrente sanguigna. E poiché noi oggi mangiamo in gran parte cibi prodotti dalle industrie alimentari, vendute solo a scopo di profitto e non tenendo in alcun conto le nostre autentiche necessità alimentari naturali, si può affermare che, come la medicina ufficiale é condizionata e finanziata dall’industria farmaceutica, così la cosiddetta “scienza dell’alimentazione” é completamente nelle mani dell’industria chimica del cibo.

Tale industria, in notevole parte, cerca di smerciare autentici “cibi-spazzatura”, soprattutto quelli a base di proteine della carne, servendosi anche del potente ausilio dei mass-media. Succede, quindi, che un’accettazione acritica di tali attività degli industriali alimentari, si traduce inevitabilmente, sul piano pratico, in comportamenti violenti nei riguardi dei nostri simili e degli altri esseri viventi, a causa dell’aggressività indotta dal cibo cadaverico. Già il grande Giovenale (Satira X,512) circa venti secoli fa aveva sentenziato, con una massima eterna, la stretta dipendenza della sanità della mente da quella del corpo: “Mens sana in corpore sano”.

La mente, quindi, non può essere sana se non é sano il corpo, il che, in termini pratici, significa che occorre dare alla salute del corpo la priorità essendo essa “conditio sine qua non” per la salute mentale. Molto più tardi, nel XVII secolo, un’altra voce autorevole, quella del filosofo inglese John Locke, nella sua opera “Pensieri sull’educazione” (1693) sottolineava la validità dell’assioma di Giovenale, cioè la dipendenza della sanità della mente da quella del corpo.

Da quanto precede deriva la grande importanza del vegetarismo (nella accezione, beninteso, derivante da una giusta valutazione dell’origine etimologica del termine) il quale, disintossicando il corpo, purifica anche il sangue che nutre il cervello; il pensiero, di conseguenza, si fa più lucido e penetrante, ne consegue una vera e propria “dilatazione della mente”, aumenta la capacità di autocontrollo e la resistenza al lavoro intellettuale e a quello fisico e si instaura un atteggiamento caratterizzato da tolleranza, mitezza, disponibilità al dialogo sereno, alla ricerca di soluzioni pacifiche delle vertenze, all’amore, alla socievolezza, alla condivisione.

L’attività elettrica del cervello, rivelata elettroencefalograficamente (EEG), ha evidenziato che l’alimentazione vegetariana induce il cosiddetto “ritmo alfa”, che é espressione di uno stato di rilassamento neuromuscolare non solo del cervello, ma di tutto l’organismo. Leadbeater sostiene che tale indagine scientifica comprova la benefica azione del vegetarismo sul comportamento, in quanto vi apporta una sensazione di benessere “analogo allo stato di meditazione sulle realtà più profonde”.

Ecco perché gli uomini più intelligenti, più colti, più aperti, più tolleranti del mondo, di tutti i tempi, si annoverano tra i vegetariani, in tutti i campi dello scibile: nelle scienze, nella filosofia, nell’arte, nella letteratura, nella medicina, ecc.

È ovvio, quindi, che se il sangue che nutre il cervello vi porta i cataboliti della carne, la fisiologia cerebrale ne resterà influenzata e il comportamento, invece, sarà caratterizzato - ripetiamo - da intolleranza, tendenza alla litigiosità e all’aggressività: al posto dell’amore, l’odio; al posto della convivialità e della unione, la separazione, l’annullamento della socialità, la violenza. L’uomo é, così, cacciato nella asocialità e in un feroce individualismo. È quel che vuole il potere: “Divide et impera!” Ecco perché il potere (che sa manovrare l’arma alimentare per influire, con essa, sul comportamento umano e orientarlo verso ciò che fa più comodo ai detentori del potere) fa di tutto per indurci a mangiare cibi morti, avvelenati e quindi intossicanti, soprattutto la carne. Il bersaglio è infatti, in ultima analisi, il cervello, che si vuol rendere incapace di capire. In conclusione, mentre il vegetarianesimo favorisce le più eccelse facoltà cognitive, i carnami deprimono tali attività cognitive, esaltando, invece, comportamenti dannosi all’individuo e alla società, e aumenta, di conseguenza, la quantità di serotonina che può ottenersi. Invece, un pasto ricco di proteine della carne riduce la presenza di triptofano nel cervello e, conseguentemente, determina uno stato di aggressività, di ansia, di propensione alla lotta. La scelta degli alimenti influenza, quindi, il comportamento e le emozioni.

Quanto ci dice il dott. Rossi ha trovato conferma sperimentale da parte di John Fernstrom e Richard Hurthman, biologi del Dipartimento della Nutrizione e delle Scienze Alimentari del Massachusetts Institute of Tecnology.

La serotonina si é pertanto meritata l’appellativo di “sonnotonina”, a causa della sua particolare capacità di produrre sonno. Da parte di alcuni “nutrizionisti” contrari al vegetarismo (per vari motivi, leciti o inconfessabili) si cerca di sostenere che l’aggressività non é determinata dalle proteine della carne, ma sarebbe insita nella natura umana; affermazione assurda, giacché nessuno nasce aggressivo e cattivo, ma può diventarlo con l’alimentazione carnea. Il noto antropologo prof. Luigi Lombardi Satriani ci dice al riguardo: “È un alibi rinviare l’aggressività alla natura; un alibi che la nostra società cerca di fornire a sé stessa per scaricarsi di molte responsabilità”. In realtà, nessun uomo nasce “cattivo”. Se così fosse, l’aggressività sarebbe universale, cosa che l’antropologia smentisce. Sono esistite, ed esistono ancora, società che hanno sviluppato culture assolutamente non violente. Per esempio, certe tribù dell’Africa o gruppi di Indios del Brasile nord-occidentale o gli Indios Piaroa in Venezuela, hanno costruito una società molto pacifica, volta alla cooperazione, non c’é traccia di aggressività nell’educazione dei loro bambini e i giochi infantili rispecchiano l’equilibrio del sistema: sono fatti di danze, canti, amore. L’odio è sconosciuto ed è risaputo che queste popolazioni sono vegetariane. Quale migliore prova che l’alimentazione forgia il carattere?

Non va dimenticato che i potenti ci tenevano a manifestare la loro pretesa “superiorità” praticando ed esibendo un carnivorismo deciso poiché, secondo loro, la carne, simbolo alimentare della violenza, doveva rappresentare l’irrinunciabile distintivo dei forti. Ma per mangiare carne occorre che in precedenza ci sia stato un atto violento culminato nell’uccisione di un animale; quindi il consumo di carne, essendo basato su un assassinio, non può che essere associato alla violenza e alla forza bruta. Al contrario, il vegetarismo richiama la stabilità, la tranquillità, la serenità del mondo vegetale che, nella sua possente nobiltà, trae dalla madre terra vita e forza per farne dono all’umanità. Il prof. Carlo Sirtori, noto clinico e scienziato, ha messo giustamente in luce che il ricorso alle proteine della carne da parte dell’uomo crea aggressività perché nella carne il calcio e il fosforo sono presenti nel rapporto di 1 parte di calcio contro 50 di fosforo. Mangiando carne, si introduce quindi un eccesso di fosforo, innaturale per l’uomo, nel cui latte il rapporto calcio/fosforo é di 2 ad 1. “Questo fatto- commenta Sirtori- comporta una caduta del tasso di calcio, con conseguente instaurazione, nel comportamento umano, di irritabilità e aggressività, che nei bambini può provocare delle crisi convulsive”.

Nel 1992 ai marines americani che si preparavano a entrare in azione durante la famosa “Guerra del Golfo” furono fatti pervenire, in aggiunta alle “normali” e già abbondanti razioni di carne, 50.000 tacchini. Motivo: “Sono soldati e devono mangiare molta carne”. In altri termini: “Devono aggredire e la carne serve per renderli aggressivi”. Termino questo mio intervento citando la nota frase del fisiologo Jacopo Moleschott, che conferma l’aggressività indotta dalla carne: “L’irlandese, finché si nutrirà di patate, sarà sottomesso dall’inglese che mangia beef-steak e roast-beef”.

- i testi e le traduzioni sono stati forniti dall'Associazione Vegetariana Italiana (AVI)



Mangiare alimenti acidi è andare contro il sistema Uomo...infatti è la principale causa di patologia...non è certo un caso che la carne sia l'elemento più acido per il nostro organismo...la nostra natura ci dice chiaramente che non va bene, può essere utile in emergenza certo, ma non può assolutamente essere un normale alimento quotidiano. L'essere umano infatti è FRUGIVORO e FOLIVORO! Dietisti e medici lo sanno bene (chi non lo sa è semplicemente ignorante!) ma purtroppo anche il loro è un mestiere e devono guadagnare. Se un dietista corretto e non ignorante vi dà un tipo di alimentazione Veg voi cambiate dietista e lui perde il lavoro. Se voi non vi ammalate, mangiando correttamente, il medico come guadagnerà? Ma soprattutto le aziende farmaceutiche (che reggono la sanità pubblica) come potrebbero mantenere quegli incredibili fatturati?
Non la sentite? E' la sveglia!!!!!Sta suonando!!! E' ora di alzarsi e camminare correttamente per il bene dell'intero pianeta, ma soprattutto di noi stessi e dei nostri figli...avete ancora un briciolo di coscienza dentro di voi...o vi fate ancora comandare dalla stupida Gola? Gli antichi saggi ci hanno sempre messo in guardia da questi vizi...ma noi continuiamo a far finta di non sentire...

Il Dott. Armando D'Orta Biologo Nutrizionista, conferma l'esistenza ella "TOSSIEMIA" soprannominata dalla medicina moderna come "SARCOPENIA" ovvero sia la sofferenza cellulare, causata da una cattiva ed errata alimentazione, che vengono intaccate dalle "TOSSINE" anche quest'ultime nominate dalla scienza moderna come "CITOCHINE", e per liberarsi e disintossicarsi = "AUTOFAGIA" dalla "TOSSIEMIA" = "SARPONENIA" consiglia una pratica millenaria conosciuta e usata delle antiche civiltà ovvero sia il "DIGIUNO TERAPEUTICO" questo Dott. in pratica tratta gli stessi argomenti in maniera moderna e scientifica. Argomenti di cui io da "PROFANO" tratto con molte persone, e che sono le scoperte e conoscenze di grandi ed eminenti "MEDICI" illuminati del passato come Isaac Jennings e John Henry Tilden che fu uno dei primi agli inizi del 1870 ad affermare che la causa di tutte le malattie era la "TOSSIEMIA" e che la si poteva guarire con il solo "DIGIUNO TERAPEUTICO". Purtroppo non essendo nessuno molte persone mi danno del solito COMPLOTTISTA quando parlo di queste cose, tra l'altro conosciute da tempi or sono. Spero che almeno questa volta la visione di questo video convinca un po' gli scettici, dato che lo dice un eminente specialista e non io che sono un semplice COMPLOTTISTA. Ricordatevi che l'alimentazione DETERMINA la vostra salute e la vostra vita !!!!!!

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