L'essere umano non è nato per mangiare carne!
LE OBIEZIONI DEL DIAVOLO
L’arte del contradditorio
Ogniqualvolta un maestro igienista o vegetariano svolge in pubblico il suo lavoro, si trova di fronte a domande spinose, piccanti, velenose.
Domande fatte spesso non tanto per autentica curiosità, per amore della verità o per approfondire le proprie conoscenze, quanto per contestare e contraddire, mettere eventualmente in difficoltà ed in imbarazzo il maestro stesso di fronte alla classe o alla platea.
Abbiamo raccolto alcune delle tipiche e più gettonate obiezioni, scrivendole in corsivo e mettendoci accanto le nostre contro-risposte, altrettanto compatte e sintetiche.
Le obiezioni più comuni e le nostre contro-obiezioni
1) L’uomo è un animale onnivoro.
No, l’uomo è invece un animale frugivoro o fruttivoro, che si comporta spesso da onnivoro ignorando e tradendo il suo ruolo, il suo disegno e la conformazione biochimica del suo organismo.
Le prove a sostegno? Nessun enzima uricasi nel sangue umano (negli onnivori sì), sangue alcalino (negli onnivori acido), scarso acido cloridrico per disgregare le proteine animali (negli onnivori abbondante), latte materno umano con percentuale grasso-proteica inferiore al 5% identica alla frutta (negli onnivori 30-40%), disegno intestinale stretto e oblungo, inadatto alle carni (negli onnivori corto e tozzo).
2) L’uomo ha sempre mangiato carne.
Non è vero. I contadini e le plebi del recente passato mangiavano cereali, patate e vegetali, mentre
erano i regnanti e i nobili a mangiarla (vedi cancro che un tempo non si chiamava cancro ma putredine
reale). Quanto agli antichi, è noto che i grandi maestri della storia fossero tutti, dal primo all’ultimo,
perfetti vegetariani. Meno noto è il fatto che il rancio base dei legionari romani e gli eserciti di Sparta e
Atene fosse composto da orzo brillato, noci e mandorle, pani grezzi, frutta e verdure.
La gente comune di oggi mangia carne? Sì, perché è caduta nella rete della manipolazione alimentare.
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3) La carne è necessaria alla salute.
Sì, alla salute del lupo e dello sciacallo, del leone e della iena, del ratto e del corvo.
Non facciamoci ridere. Il nostro corpo dice già tutto, ma volendo guardare fuori di esso, tutte le
testimonianze mediche indipendenti e tutti i test affidabili dimostrano esattamente il contrario.
4) E le proteine dove le prendi?
Chiedi forse all’automobilista dove prende l’antigelo?
O gli chiedi piuttosto dove prende la benzina, cioè il suo carburante vero?
Chiedimi dunque dove prendo l’acqua biologica zuccherina-vitaminizzata e mineralizzata da madre natura (che è la vera e sola benzina umana con tutti i suoi ottani), e poi in caso dove prendo l’olio-freni e l’antigelo.
Le poche proteine (oliofreni e antigelo) che bastano e avanzano (in armonia col basso valore proteico indicato dal latte umano), le prendo dalla frutta e dalla verdura cruda, vale a dire nei soli cibi bilanciati e ritagliati su misura per l’uomo.
5) Ma la carne contiene proteine nobili.
Sì, proteine nobilitate da un certo dr Rose che nel 1949 faceva esperimenti coi topi bianchi (i quali hanno un latte materno dal contenuto proteico del 50%).
Abrebbe dovuto denominare le proteine della carne come proteine topastre o plebee, in contrasto con quelle nobili della frutta e della verdura.
Le proteine animali-topastre producono nell’uomo ateromi o placche nelle arterie, affaticano fegato e reni, acidificano il sangue, ossidano il sistema producendo radicali liberi, regalano cancro e infarti.
Il pericolo comunque non è mai la carenza proteica (che non esiste in nessun paese al mondo) ma è sempre l’eccesso proteico (che è invece ubiquitario).
6) Ma la carne contiene 8 aminoacidi essenziali.
Per i giochi trasformativi interni, gli aminoacidi essenziali (non sintetizzati internamente) si riducono a due, e sono la lisina e la treonina, che si trovano abbondanti nella frutta oleosa, nelle leguminose, ma anche nelle comuni verdure tipo carciofi, asparagi, patate, zucchine, spinaci.
Succede piuttosto che uno dei più importanti aminoacidi della carne, la metionina, è diretta responsabile dello sviluppo di omocisteina nelle arterie, causa prima di ictus e infarti come e più del colesterolo.
7) I bambini però, almeno loro, hanno bisogno di carne.
Il sistema gastrointestinale, il sangue, l’assenza di uricasi, e tutto il resto, sono identici per grandi e piccini.
Ai bimbi la carne arreca ancora più danni e più stress, in quanto non superano facilmente il drammatico sbalzo dal basso-proteico latte materno umano, allo svezzamento micidiale, innaturale e criminale degli omogeneizzati.
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8) Il latte in ogni caso è indispensabile. Sennò il calcio dove lo prendi?
Svezzamento significa emancipazione dal latte materno.
Nessuna creatura al mondo beve latte o prende latticini dopo lo svezzamento.
Solo l’uomo ha deciso di fare il lattante a vita, diventando l’essere più malandato, malato, decalcificato ed osteoporotico del pianeta terrestre.
Latte e formaggi acidificano il sangue e creano osteoporosi più di ogni altra sostanza, ossidano e sviluppano radicali liberi più di ogni altro veleno.
Il latticino è distruttore delle cellule pancreatiche e quindi primo accusato per il diabete giovanile.
E’ muco-formante (raffreddori, sinusiti), ipertrofizzante (pericoloso ingrossatore di organi).
E’ persino cretinizzatore (impedisce e rallenta il flusso del glucosio al cervello).
Non a caso, le popolazioni più latteo-dipendenti denotano una conformazione piatta della nuca all’altezza della scatola cranica.
La cifra pubblicitaria globale, spesa dalla Ndc americana (National Dairy Council) e dai macro-casari del mondo intero, supera quella investita in tutte le altre pubblicità messe assieme.
9) E le uova? Non mangiate nemmeno le innocenti e nutrienti uova?
Ovvio che no. Le uova sono pulcini in via di sviluppo, oppure sono aborti di pulcino.
L’unica cosa innocente delle uova è il grazioso pulcino quando nasce.
Dal punto di vista nutrizionale esse sono un insulto all’organismo. Addirittura peggiori della stessa
carne.
10) Il pesce contiene il prezioso fosforo e gli Omega3. Persino Gesù lo pescava per i suoi discepoli.
Il pesce è un animale rispettabile come e più degli altri, e la sua carne è carne a tutti i livelli, solo che fa ancora più male delle altre per la sua rapida deperibilità e la sua maggiore percentuale lipidica.
La favola del fosforo per l’intelligenza è ridicola. Fosforo non fa fosforo in ogni caso.
I lapponi poi, grandi consumatori ittici, hanno il quoziente di intelligenza più basso del globo.
Se proprio sei fissato sul fosforo, allora prendilo crudo, dalle mandorle che ne contengono il doppio.
Gli acidi polinsaturi Omega3 del pesce (derivano da PG o prostaglandine negative e cotte di tipo II, dove l’assimilazione è scarsa e i conti energetico-digestivo ed energetico-depurativo da pagare sono alti),
mentre nelle PG positive I e III, bianciate, crude ed assimilabili, delle verdure allo stato naturale, il nutrimento è magnifico e totale.
Il mito di Gesù è radicato. Tuttavia, è risaputo che era un uomo normale che mangiava non solo pesce, ma anche agnello sgozzato e beveva abbondante vino rosso coi suoi discepoli. Preti, cardinali e papi, poveretti, vanno capiti. Non hanno fatto altro che seguire gli atroci insegnamenti dei loro libri sacri.
11) I medici e i nutrizionisti della televisione consigliano di mangiare carne, con moderazione.
Con moderazione? Ma se dicono che fa bene! Una cosa che fa bene si mangia in abbondanza.
Se fa male non si mangia affatto. Questo è ragionare e fare uso corretto del proprio cervello.
Quando un medico e un nutrizionista appaiono sul video, è sicuro al 98 % che sono al soldo dei macellai e delle industrie farmaceutiche. Lo sanno anche i sassi.
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12) Il ferro contenuto nelle carni è più assimilabile di quello contenuto nelle verdure e nella frutta.
Rispunta dal Medioevo la favola del Ferro-eme (emetico, da sangue), per cui gli anemici venivano portati dentro il macello a succhiare il sangue caldo direttamente delle povere bestie morenti.
La barbara usanza venne interrotta perché dava risultati immediati di tipo drogante, alternati a ricadute che riportavano il soggetto nel medesimo macello a ripetizione.
L’effetto del Ferro Eme crudo si chiama Effetto-Sberla (simile di quello delle bistecche crude al sangue rosso ferroso), mentre il Ferro Non-Eme delle verdure crude (dal sangue verde magnesico-clorofillico) viene assimilato lentamente nel modo giusto, senza effetti-sberla, senza sconvolgimenti interni.
13) Mangio la carne perché mi piace.
Ti piace l’unto, la salsa intensa e il sale che la carne ha sempre addosso.
Prova a mangiare carne reale e cruda non trattata se ne sei capace, stando magari dentro un macello.
Prova pure a mangiare carne cotta non salata, insapidita ed incipriata.
Prova a mettere nel tuo panino abbondante crema di olive più dei pomodori secchi inteneriti.
Ti piaceranno da matti e capirai che è il sapore forte che ti attrae, non la carne in sé.
Un cibo, per essere buono e gradevole, deve esserlo comunque anche al naturale.
14) Mangiare o non mangiare la carne è una scelta come un’altra.
Andresti in obitorio o in cimitero a rifornirti di carne?
Ci andresti disinvolto e a cuor leggero?
Come fai allora a definire questa scelta come fosse normale e priva di significati sinistri?
Mangiare un panino con l’hamburger o il prosciutto significa infliggere una coltellata mortale a delle bestiole che nemmeno conosci.
Te ne rendi conto o no?
Non puoi mangiare della carne e far finta di niente.
Stai commettendo uno sporco crimine, verso l’animale e verso l’ambiente, ed in più ti stai pure avvelenando.
Vivi e lascia vivere, una buona volta.
L’uomo che mangia carne non è solo soggetto a cancro, diventa lui stesso il cancro devastante dell’armonia ecologica.
15) A proposito, come la mettiamo con la B12? Ricorriamo agli integratori, come diversi vegani fanno?
Tra le innumerevoli truffe inventate dagli Sprizzasangue, quella più atroce, più antiscientifica e carnascialesca, è proprio la truffa B12.
Una specie di appiglio d’emergenza valido per tutte le stagioni, sempre a disposizione del
Carne-Lattismo Internazionale. Anche perché diversi medici dello stesso settore igienista ci sono cascati (vedi dr Joel Furham della ANHS, ad esempio).
Gli inglesi la volevano chiamare vitamina merda, cioè vitamina M, da manure (letame).
Già l’idea che l’uomo fruttariano, per sopravvivere, avesse la necessità assoluta di ricorrere a integrazioni di questa vitamina quasi-fantasma, che abbonda nelle feci del colon animale, era paradossale ed inverosimile.
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Già le losche manovre dell’ente più corrotto del mondo, la FDA che continua ciononostante a impartire ordini e disposizioni a enti sanitari e pediatrici del mondo, avrebbero dovuto far ragionare la gente.
Portare infatti il livello minimo di B12 a 156 pg per ml, in contrasto con la stessa WHO che lo aveva correttamente fissato a 80, fu una mossa strategica, attuata per pareggiare le folli quote carneo-proteiche giornaliere fissate dalla stessa FDA a 300 gr/giorno in quegli anni 70 dal carnivorismo ruggente ed aggressivo.
Quote carneo-proteiche poi limate con imbarazzi e vergogna fino agli attuali 75 gr/giorno.
L’esperimento di Cambridge ha aggiunto scorno e vergogna agli americani della FDA.
Frutta fresca 5 volte al giorno se si vuole evitare cancro ed infarto, il verdetto autorevole degli inglesi.
E aumento delle quote di vitamina C ed E di ben 6 volte rispetto alle quote criminalmente basse della stessa FDA, con conseguente implicita riduzione proporzionale delle quote B12.
Per stare in salute occorre sangue libero. E tutti i vegan viaggiano intorno alla quota 100 pg per ml di sangue.
Questo è il modello da seguire, e non certo le quote da 200 a 1000 tipiche dei mangia-cadaveri.
Ma nessuno ha il coraggio di ritoccare ufficialmente le quote B12. Si sa che sono sballate, ma evidentemente meglio lasciare le cose come stanno, tanto Vulgus vult decipi, il popolo vuole essere
ingannato.
16) Allora non bisognerebbe uccidere neppure le zanzare.
In linea di massima sì.
Il principio del Non Uccidere è universale e si applica a 360 gradi.
Ma esistono comunque diversi gradi di divieto e di dolore per ciascun tipo di creatura.
Eliminare una zanzara, che ha davanti a sé altri tre giorni di zigzagate, è diverso che distruggere un
bovino a cui vai a togliere 40 anni di vita.
Anche la sofferenza è assai diversa.
Un istante per la zanzara e diverse ore per il bovino, dal momento che lo tiri da parte e lo destini al
macello a quando ne viene fuori a pezzi.
17) Anche le piante soffrono.
Esiste una scala di valori che intelligenza e morale ci impongono di rispettare.
Il rispetto per la vita e l’incolumità degli altri porta giustamente a tutelare anche l’erba.
Non si può mettere però sullo stesso piano la vita del cavolfiore con quella di una mucca.
I vegani si nutrono soprattutto dei frutti, che non soffrono.
Le verdure da taglio soffrono ma in modo lieve, prova ne è che riscrescono immediatamente. Le verdure e le radici annue, soffrono poco quando prese alla fine del loro ciclo.
18) Ci sono problemi più importanti che pensare agli animali.
Può mai esistere problema più importante ed urgente che quello di pensare al benessere e all’incolumità
di una creatura resa orfana e abbandonata, di uno spaesato e spaventato animaletto a quattro zampe che cerca in modo disperato qualcuno al mondo che lo aiuti?
Può mai esistere problema più importante ed urgente che quello di pensare alla propria salute fisica e spirituale?
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19) E’ la legge della natura: il più forte domina sul più debole.
Il leone e le belve della foresta hanno alibi e giustificazioni a volontà.
Sono disegnati per uccidere e sfamarsi. Sono costretti a uccidere. Ma non torturano le vittime.
La rincorsa, l’attacco e il morso al collo. Una questione di attimi.Una lotta impari e spietata ma pur sempre agonistica e drammatica, sia per l’aggressore e la vittima.
L’uomo non ha vitale bisogno di uccidere.
Non deve nemmeno sudare ed affannarsi per farlo.
Basta aprire il frigo. Basta afferrare un coltello e una forchetta.
L’uomo comincia a torturare le vittime con la inseminazione artificiale, e prosegue con l’interruzione brutale dello svezzamento, con le regole della stalla-carcerazione e del mattatoio.
Se poi ammettiamo la legge del più forte retrogradiamo eticamente al tempo degli schiavi.
20) L’uomo è superiore agli animali.
E’ superiore solo nella misura in cui si comporta da uomo, prendendosi le sue responsabilità di gestore e padrone della Terra, rispettando e amando se stesso, nonché gli esseri che lo attorniano.
La superiorità umana è però relativa ed effimera.
Essa finisce nell’istante in cui, nella mente umana, nasce la abominevole idea di sopprimere il suo simile anziché rispettarlo ed amarlo, come impostogli dalla coscienza e da tutte le genuine leggi divine.
L’uomo poi, più che essere superiore, è solo diverso dagli animali, che sono dotati di strabilianti capacità extrasensoriali, artistiche ed ingegneristiche.
Le dighe dei castori, le tele dei ragni tessitori, le organizzazioni sociali di api e formiche, i cori delle rane, il delizioso cinguettare dei canterini, il linguaggio vivace delle cicale e dei grilli, il richiamarsi strategico dei fagiani, il superbo canto mattiniero dei galli, i voli intercontinentali dei palmipedi non finiscono mai di sbalordire.
L’animale poi, a differenza dell’uomo, non schiavizza e non imprigiona i suoi simili, non li perseguita sistematicamente, non devasta la natura, non fuma e non si droga, non si comporta da zoticone, da analfabeta e da autolesionista, mettendo nel suo motore benzina totalmente tarocca e devastante.
Non vi sono esseri inferiori e superiori, ma solo esseri diversi.
I difetti e le lacune del bipede odierno, sono assai più voluminosi e infamanti delle sue doti di pensiero, scrittura e parola.
Quando l’uomo vanta la sua superiore intelligenza si ubriaca nei fumi della sua vanitosa superbia.
Quando poi esalta e celebra il suo esclusivo possesso dell’anima, incespica barcollante nella trappola della sua illimitata presunzione.
21) Gli animali sono stati messi a disposizione dell’uomo, per farne l’uso che ne crede.
Questa è il comodo punto di vista antropocentrico, villano, triviale e cinico dell’uomo.
Quando riusciremo, con strumenti, col pensiero, con le percezioni telepatiche ed extra-sensoriali, a decifrare finalmente il linguaggio degli animali, riusciremo a captare la loro autorevole e competente opinione in proposito.
Di sicuro l’animale non è stato creato per essere mangiato dall’uomo.
Come già visto ai punti 1-2-3-4-5-6-7, l’uomo è strutturato per mangiare frutta e verdura, non carni o altre proteine di origine animale.
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22) Gli animali non hanno un’anima.
La struttura fisica di uomini e animali è praticamente identica, come è identica la morte fisica alla fine
del rispettivo ciclo vitale.
Dove sta mai la logica di affermare che l’uomo è dotato di anima e l’animale no?
Nella parte materiale forse?
No, perché gli animali hanno pure la sensibilità, le emozioni e il corpo eterico o aura.
Nella parte spirituale forse? Ancora meno.
Abbiamo visto che gli animali si comportano molto meglio di noi, al punto da poterci dare spunti ed
esempi di comportamento etico.
23) La Chiesa Cattolica afferma che gli animali sono fatti per essere utilizzati dall’uomo.
Questo non deve sorprendere nessuno.
L’Irlanda, il paese più cattolico al mondo, non è a caso anche quello a più intensa attività macellatoria.
I libri sacri contengono più massacri di uomini ed animali, più sgozzamenti e spargimenti di sangue, che qualsiasi altra opera scritta esistente.
La casta sacerdotale del padre di Gesù non era altro che una corporazione di macellai, ha scritto giustamente Paolo Ricci.
Nota del nostro blog; L'ALIMENTAZIONE E GLI ILLUMINATI : ( Il Gesù clonato e l'Anticristo vegetariano)
Autore Ricci Paolo : http://www.ibs.it/code/9788862592123/ricci-paolo/gesu-clonato-anticrist.html
Nota del nostro blog; L'ALIMENTAZIONE E GLI ILLUMINATI : ( Il Gesù clonato e l'Anticristo vegetariano)
Autore Ricci Paolo : http://www.ibs.it/code/9788862592123/ricci-paolo/gesu-clonato-anticrist.html
Uno dei testi più illuminanti in proposito rimane La Bibbia, gli Ebrei ed Altre Storie. di Bruno Melas (Stampitalia-Teramo, 1999).
D’altra parte, il fatto che 4 Concili della Chiesa di Roma (Ankara 314, Gangrense 324, Braga 577 ed
Aquisgrana) abbiano sancito l’obbligo per tutti i prelati cattolici di nutrirsi di carne e di evitare il vegetarianismo, la dice lunga sulla politica della Chiesa di Roma, ed anche sulle ovvie e decantate tendenze dei preti a divorare tacchini, capponi, prosciutti, trippe e bistecche, con abbondanti vini di accompagnamento, perché, in casi come questo, melius abundare quam deficere.
Occorre ricordare che il Clero, finché ha avuto il potere temporale, fino a quando ha potuto contare sulla sua funesta ed implacabile Inquisizione, si è sempre servito della pena di morte contro le opinioni diverse da quella ufficiale.
Un vero peccato che, in tali Concili, a completamento dell’opera, non sia stato pure sancito l’obbligo per i prelati di circondarsi di leggiadre e gaudenti fanciulle, così ci ritroveremmo oggi circondati da preti stile l’irresistibile Don Bondio del volo Trieste-Roma, che ho descritto nel mio articolo L’Elogio della Castità, e non sentiremmo più alcuna lamentela ecclesiastica sulla endemica crisi delle vocazioni tra i giovani di oggi.
Valdo Vaccaro - Direzione Tecnica AVA-Roma (Associazione Vegetariana Animalista)
- Direzione Tecnica ABIN-Bergamo (Associazione Bergamasca Igiene Naturale)
Fonte: http://valdovaccaro.blogspot.com/2010/03/le-obiezioni-del-diavolo.html
Fonte foto: http://www.ipssarcastellana.com/eventi/altre%20gare%20concorsi/concorso%20europeo%20del%20giovane%20consumatore/concor7.jpg
complimenti x il tuo blog..interessante e costruttivo se ti va vieni a trovarci
RispondiEliminawww.illabirintodikristian.blogspot.com
un abbraccio
kristian
Grazie Kristian.
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