IL MAESTRO DEL MONDO
Astri luminosi e fari orientativi ce ne sono molti ma, quello che giganteggia imponente e che illumina più di tutti, ha un solo nome ed è Pitagora, Maestro e Saggio dell’umanità intera per antonomasia.
La vita è simile ad una panegiria: come infatti alcuni partecipano a questa per lottare, altri per commerciare, altri ancora – e sono i migliori – per assistervi, così nella vita alcuni nascono schiavi della gloria e cacciatori di guadagno, altri filosofi avidi della verità.
Pitagora.
PITAGORA IL GRANDE, PADRE DEL VEGETARISMO E DEL PACIFISMO
OCCIDENTALE
http://www.animazen.it/home.html
PRIMA CONFRATERNITA VEGETARIANA DELLA STORIA
La Scuola Pitagorica di Crotone fu la prima confraternita vegetariana del mondo occidentale, se si eccettua quella di Orfeo di alcuni secoli prima. Nella statua di Hermes o Ermete, o Tot, Dio della Sapienza, posta all’ingresso della Scuola, stava scritta l’iscrizione “Che il profano non osi entrare in questo posto”.
Valdo Vaccaro.
I biografi di Pitagora, tra cui Lamblicco e Diogene, descrivono la dieta personale del maestro.
Frutta fresca mattiniera, pane e miele, verdure crude e miglio a pranzo (anche altri cereali, ma il miglio era considerato superiore tra i cereali), frutta di stagione e frutta secca sul tavolo a portata di mano, radici e verdure cotte a cena. Nessun cibo proteico animale causante sporcizia intestinale.
Già a 16 anni, giovane riflessivo e dai modi pacati, aveva definito la carne come cibo intimamente lurido e rozzo, mentre i frutti ci mantengono puliti fuori e dentro.
L’alimentazione carnea impedisce lo sviluppo armonico dei bambini e impoverisce le facoltà intellettive e spirituali degli adulti. La carne decapita la curiosità scientifica, ottenebra il ragionamento, impigrisce la mente, produce vibrazioni di basso tipo che interferiscono con la natura emozionale umana, che è calda e generosa, non fredda e cinica (clamoroso anticipo della scala Simoneton).
Precursori del crudismo possono essere indicati gli Esseni, setta ebraica che viveva in prossimita' del Mar Morto.
Le indicazioni del loro "Vangelo Esseno della Pace", scoperto negli archivi Vaticani nel 1947 (forse) dal filosofo, psicologo e archeologo Edmond Bordeaux-Szekely, sono indirizzate oltre che allo spirito, anche al corpo.
"...non uccidete ne' uomini, ne' animali, ne' il cibo che va nella vostra bocca...se vi nutrite di cibi vivi questi vi vivificheranno, se uccidete il vostro cibo, il cibo morto vi uccidera'... la vita viene dalla vita, dalla morte viene sempre la morte...cio' che uccide il vostro cibo, uccide anche le vostre anime... i vostri corpi diventano cio' che mangiate, come le vostre anime diventano cio' che voi pensate. Percio' non mangiate cio' che il gelo e il fuoco hanno distrutto, perche' i cibi bruciati, gelati e decomposti, bruceranno, geleranno e decomporranno il vostro corpo. Mangiate frutti e erbe... alimentati e maturati dal fuoco della vita".
Consiglio di leggere:il Vangelo Esseno Della Pace,non certo per evangelizzarsi,anzi direi il contrario,chiunque ha scritto quello che viene definito Vangelo Esseno Della Pace era veramente consapevole in fatto di alimentazione e delle energie che si muovono a tal proposito.Il termine Satana nel libro,viene usato per indicare un energia che fa male,delle azioni controproducenti,quindi mangiando animali si genera energia negativa che ha implicazioni a vari livelli,da quello spirituale,alla griglia terrestre,la coscienza collettiva ecc ecc.
Aly.
La riscoperta del crudismo nell’ultimo secolo si deve principalmente a naturisti o medici "indipendenti" tra i quali ricordiamo H.M. Shelton, massimo esponente dell’Igiene Naturale ("la Scienza della salute"), il quale consiglia, oltre alla dieta idrica nei casi gravi, crudismo, esercizio fisico e un buon atteggiamento verso la vita.
Ricordiamo poi Max Bircher Benner (medico svizzero), il quale, sebbene deriso dai colleghi del tempo (1903), aprì una clinica che porta ancora il suo nome. Questa ovviamente fa del trattamento dietetico (frutta, verdura, semi oleosi e cereali in fiocchi) il suo punto di forza.
Da ultimo Gandhi, noto uomo politico indiano, il quale, nel suo libro "Regime e riforma alimentare" (1949), afferma: "Per liberarsi da una malattia, occorre sopprimere l’uso del fuoco nella preparazione del pranzo".
Tratto in parte da: vivocrudo.it
Pubblicato su: http://www.mednat.org/alimentazione/crudismo.htm
DALLA ALIMENTAZIONE VIRTUOSA ALLE ORGE ALIMENTARI
Etruschi, Romani e Sabini fruivano, per buoni principi di salute e per lunga tradizione, di una filosofia alimentare ben bilanciata tra crudo e cotto. Ma coi lauti pranzi e le succulente cene di Petronio, di Lucullo e di Trimalchione, a base di cibo cotto e stracotto, a base di capponi e di trote giganti, a base di lardo e di strutto, arriva la decadenza dell’Impero. Non sarà infatti il piombo nemico ad affondare Roma, ma le diete alto-proteiche, le mollezze borghesi, la disobbedienza agli insegnamenti di Pitagora, i menù devitalizzati di cuochi micidiali ed incompetenti come Romano Apicio.
UN MEMORABILE IMPERATORE LATINO
Il motto di Marco Aurelio Antonino (121-180 DC) era “Vivere secondo natura”. Ha lasciato opere scritte come “Le riflessioni” e “Le meditazioni” che vengono tuttora lette e apprezzate nel mondo. In piena coerenza col suo stoicismo, insegna il dominio di se stessi, il disprezzo del dolore e delle avversità. Assistito dal medico personale Claudio Galeno, pratica un’alimentazione di tipo pitagorico e vegano.
OVIDIO, POETA E ANIMALISTA A SPADA TRATTA
Ovidio Basone Pùblio (43-18 AC), nel 15° libro del poema Metamorfosi, scrive, parafrasando Pitagora, “Guardatevi o mortali dal contaminare il vostro corpo con cibi nefandi ed abominevoli, intrisi di violenze e patimenti. Come può meritarsi una condanna a morte un essere innocuo e venuto a dare una mano all’uomo e un godimento ai bambini, un essere non dotato di protezioni, di astuzia, di inganni, di secondi fini? Come permettiamo che succeda questo, ad un essere privo di pretese ed esigenze, se non l’attesa di una semplice carezza?” “Lasciate che la mucca dia tutto il latte ai suoi piccoli, e lasciate che il bue tiri l’aratro. Lasciate che possano essi morire di vecchiaia”.
LA DIETA DI GIULIO CESARE
I soldati di Giulio Cesare Augusto (100-44 AC), come riferisce lo stesso Imperatore e Condottiero nelle sue “Cronache”, erano pagati con frumento allo stato naturale, con porri, aglio, cipolle, cavoli e carote. Durante le marce veloci (itineribus magnis), i legionari usavano masticare i grani crudi del frumento. Sapevano che i cereali al naturale, purché insalivati e masticati per bene, sono carburante ideale per gli sforzi di lunga durata. Mele, susine, melograni, mandorle, carrube, nocciole, fichi e fichi d’India, li trovavano poi lungo qualsiasi percorso, compatibilmente con la stagione.
TITO LUCREZIO E IL CRUDISMO
Tito Lucrezio Caro (99-55 AC), poeta romano epicureo, nel suo “De Rerum Natura”, descrive come il cibo cotto sia stata la causa dell’indebolimento della razza umana e dell’accorciamento della vita, e ricorda come gli atleti greci e gli eserciti spartani si nutrissero esclusivamente di uva secca, di fichi, di nocciole, di lupini, di cicorie, di granoturco e di orzo abbrustolito.
ROMA PAGANA E ROMA NATURALISTICA
Era una Roma insomma pagana-epicurea-stoica-naturalistica, carica di preziose e fresche eredità filosofiche derivate dagli Egizi, da Babilonia, da Sparta e da Atene. Con un Socrate (466-399 AC) che col suo scetticismo e le sue domande-tranello, chiamate maieutiche o levatrici (fuori il bimbo, fuori il segreto), smontava le false religioni e le ipocrite credenze dei suoi tempi. Con un Platone (428-348 AC) che dava le sue brave dritte politiche e terapeutiche, tipo “Non si può curare la testa senza il corpo, né tantomeno il corpo senza l’anima”, oppure “L’anima è un capitale spirituale che passa attraverso una pluralità di corpi, affinandosi, arricchendosi ed evolvendo”. Con un Aristotele (348-322 AC) che adottava per sé e per la sua Scuola (inclusiva tra gli allievi del giovane imperatore Alessandro Magno), una dieta vegana di tipo pitagorico.
CLAUDIO GALENO MEDICO DI MARCO AURELIO
Dopo Asclepiade si distingue per fama Claudio Galeno (129-201 DC) medico-chirurgo-igienista, sperticato ammiratore di Pitagora. “Il cibo fa l’uomo dissoluto o responsabile, mediocre o illuminato”, è una delle sue affermazioni. Scrive il trattato “Arte Medica”, dove parla di circolazione del sangue e di pompa cardiaca, 1500 anni prima di Gaspare Aselli (1581-1626) e di William Harvey (1578-1657). Diventa chirurgo in una scuola di gladiatori, dove le ferite erano all’ordine del giorno.
PITAGORA, PARMENIDE ED IPPOCRATE
Pitagora insegna al mondo cose incredibilmente avanzate. Non solo il rispetto per i genitori anziani e per le donne, ma per gli animali di cielo, di mare e di terra, l’amore per la natura, il sole e le piante. Il suo contemporaneo Parmenide da Velia (oggi Castellamare della Bruca) insegna non a combattere e a contrastare la febbre, ma piuttosto ad auspicarla. “Datemi la potenza della febbre e saprò farne mirabilie”. Nel 400 AC, Ippocrate fissa e ribadisce le regole della Medicina Naturale, con chiare e precise sentenze come “La Natura è sovrana medicatrice di tutti i mali”, “Primo non nuocere”, “Il primo cibo è l’aria”, “Il cibo naturale sia il tuo nutrimento ed anche il tuo farmaco”, “Nessun veleno serva mai a curare un malato”.
Pitagora è per la conoscenza scientifica acquisita mediante osservazione e prova, mediante sperimentazione diretta e personale, pratica e non teorica. Pitagora padre dell’astronomia, al punto che Copernico, Galileo e Keplero si rifanno a lui nei propri studi approfonditi sui movimenti del Sole e della Terra. Pitagora padre della nutrizione scientifica. Primo a raccomandare le diete basso-proteiche. Biologo ed endocrinologo, con le sue teorie oculistiche e genetiche. Pitagora promotore di una religiosità basata sull’azione. “Gli Dei ci sono grati non per le nostre offerte, per i nostri ceri e le nostre preghiere, ma per le nostre scelte di vita e per le nostre azioni quotidiane”. Non è casuale l’odio e la persecuzione postuma della Chiesa Cattolica nei suoi confronti, gelosa della concorrenza pitagorica sul piano della filosofia e della logica, ed infastidita dal dissacrante irridere sulla preghiera e sulle formalità rituali.
Da Pitagora imparano tutti, si chiamino Ippocrate e Galeno, Platone e Aristotele, Epicuro e Socrate, Plutarco e Ovidio, Virgilio e Seneca, Giulio Cesare e Marco Aurelio, Giordano Bruno e Leonardo da Vinci, Shelley e Byron, Newton e Voltaire, Wagner e Tolstoj. Non c’è libro di matematica al mondo senza i suoi teoremi semplici e puliti come l’autore. Non c’è spartito musicale al mondo che non includa le basi toniche e ritmiche ideate da Pitagora e tradotte in solfeggio nell’XI secolo da Guido D’Arezzo.
L’IMMENSITA’ DELL’INSEGNAMENTO PITAGORICO
Nell’antica Roma, racconta Eraclito (500 AC), una statua del maestro portava, incisa sul marmo, una eloquente dicitura: “Pitagora, figlio di Mnesarco, il più saggio di tutti gli uomini”. La grandezza di Pitagora non sta, come tutti pensano, nella geometria e nella matematica. Pitagora insegna più di ogni altro il rispetto maniacale delle regole, delle leggi e dei principi.
ARMONIA FAMILIARE, PACE SOCIALE, E LOTTA A CALUNNIA E DIFFAMAZIONE
Insegna ad evitare la faziosità e la facinorosità. Insegna a non diffamare, a non calunniare, a non insultare, a non vendicare, ad essere comprensivi e generosi col nemico, insegna a rinunciare all’eccesso ed al superfluo. Insegna a star bene anche in solitudine con se stessi, pur non essendo un eremita, visto che aveva tanti allievi e, a 60 anni, una bella moglie ventenne. Insegna a rispettare i genitori e gli avi più degli dei. Insegna a controllare sbalzi di umore, adulazioni e derisioni. Insegna amore familiare e non discordia. Insegna pace e tolleranza e non trambusti sociali.
EMANCIPAZIONE DELLA DONNA
Insegna i pari diritti della donna 2500 anni prima del suffragio universale e del diritto di voto riconosciuto tra mille tensioni solo nel secolo scorso. Insegna norme della genetica e della convivenza sessuale. Insegna che il matrimonio non è il possesso esclusivo di un coniuge verso l’altro, ma piuttosto una associazione, temporanea o anche a vita (dipende dalla compatibilità) basata sulla creazione di figli migliori. La più famosa filosofa pitagorica Hypatia di Alessandria venne assalita da fanatici inviati dall’arcivescovo Cirillo, portata in una chiesa cristiana, torturata, violentata e smembrata. Quella era la risposta della Chiesa alla emancipazione promossa dalle scuole di Pitagora.
ELOGIO DEL VIVERE NATURALE
Insegna la religione del vivere sano e naturale, e quella dell’autosufficienza terapeutica, del saper curarsi nella natura e con la natura. Insegna a stare lontani dalle ambizioni banali e dalla vanagloria, dalle folle e dai cortei. Insegna a studiare, insegna la freschezza mentale, insegna il ripasso, la visualizzazione, la cura della memoria.
IN LINEA CON PITAGORA ED IPPOCRATE
Le mie proposte sono
in linea con le scuole di igiene naturale e portano come referenza 2 principi
basilari di Pitagora:
1) "Sii
compassionevole e gentile con tutte le creature viventi".
2) "Adotta uno
stile di vita sobrio e una dieta basso-proteica".
e portano come
referenza 2 principi basilari di Ippocrate:
1) "La Natura e'
Sovrana Guaritrice di tutti i mali" (la natura, non i medici, non il
bisturi, non i farmaci, non i vaccini, non gli integratori).
2) "Primo non
nuocere" (mai spaventare, causare ansia, causare danni al paziente).
Curiosamente, tutte
le raccomandazioni di Pitagora ed Ippocrate vengono sistematicamente ignorate e
violate dal sistema medico contemporaneo.
I medici stanno
facendo esattamente l'opposto. Raccomandano diete crudeli ed alto-proteiche,
ridicolizzando Pitagora.
Non rispettano la
natura e non si fidano di essa, mentre spaventano sistematicamente la gente per
poterla poi curare, vaccinare, farmacizzare ed operare, ridicolizzando
Ippocrate (sul cui testamento hanno pure fatto giuramento).
LA LEZIONE DI ROMA
ANTICA AL MONDO: 600 ANNI SENZA UN SINGOLO MEDICO IN TUTTO L'IMPERO
Non e' casuale che
Roma Antica, la dominatrice del mondo intero escluso la Cina (troppo lontana da
raggiungere a piedi), avesse proibito e messo al bando tutte le attivita'
mediche, non per 6 anni o per 60 anni, ma per 600 anni di seguito.
Sei secoli senza un
solo medico, a parte i bendatori specializzati nelle riparazioni di emergenza
per i soldati feriti nelle frequenti battaglie di quei tempi. Sei secoli che
corrispondono al periodo di massimo splendore, potenza e benessere dell'Impero
Romano d'Occidente, quando il simbolo della salute era niente altro se non il
cavolo crudo.
Nessun confronto con
l'Italia scassata, complessata, colonizzata ed e infelice di oggi. La formula
rimane sempre quella dei 600. Non 600 anni e zero medici, ma 600 medici per km
quadrato! E una caterva di malati per ciascuno di essi!
Nessuna sorpresa che
Roma sia tuttora grande e Caput Mundi, ma solo nella parte sotterranea, nelle
antiche vestigia e nelle rovine.
LA MIGLIORE SCUOLA
MEDICA FU QUELLA SALERNITANA
Ho pieno rispetto per
la celeberrima Scuola Medica Salernitana che illumino' e diede intelligente
assistenza a tutta Europa per mille anni, basandosi sui citati principi di
Pitagora e di Ippocrate.
Nessun medico europeo
si sognava di praticare arti mediche senza prima aver seguito dei corsi a
Salerno.
Una dieta
basso-proteica e' un obbligo per l'uomo.
Il rispetto per la
natura e per gli animali e' un obbligo per l'uomo.
CARNE, CASEINA E
ALTRI INQUINANTI
La medicina, fin
quando non cambia in modo radicale, non crescera' mai e non diventera' mai
adulta.
E' lei stessa a
soffrire di sintomi autistici, di movimenti incontrollati ed irrazionali.
I medici sono
disposti a fare qualunque cosa al mondo, eccetto quella di mettere in seria
discussione la faccenda della carne e del latte, che rimane per loro un dogma
intoccabile e fondamentale.
Ipotesi tossiche
fuori della cadaverina e della caseina, fuori delle cosiddette proteine nobili
e dei cosiddetti aminoacidi essenziali? Di sicuro che ce ne sono.
I bambini sono
particolarmente delicati, molto sensibili e vulnerabili non solo all'alcol, al
fumo e al caffe', ma a tutti i pericolosi inquinanti tipo il mercurio, il
piombo, l'alluminio, l'arsenico, il cadmio, il boro.
IL MERCURIO E' UN
PERICOLO MORTALE
Una singola goccia di
mercurio puo' avvelenare un piccolo lago alpino. Possiamo dunque immaginare i
danni che puo' causare tale porcheria al fegato e agli organi di un bambino.
Il mercurio e' tra i
piu' tossici elementi esistenti sul suolo terrestre, secondo solo al plutonio.
La tossicita' del
mercurio viene collegata a molte patologie come l'artrite, l'Alzheimer, la
sclerosi multipla, la depressione, la schizofrenia e i disturbi neurologici in
genere.
Il mercurio e'
presente in tutti i vaccini, spesso con altri nomi tipo il Thimesoral. Ma si
trova anche nei preservanti per il legno, nei lassativi, negli adesivi, nei
diuretici, nei tatuaggi, nelle creme anti-psoriasi, nei dentifrici, nel talco
in polvere, nelle luci al neon, nei pesci, nei crostacei, negli Omega3 da
pesce, nei cosmetici, nei coloranti, nei detergenti, nei farmaci
anti-emorroidali, nei filtri dei condizionatori d'aria, nelle vecchie amalgame
dentarie.
URANIO IMPOVERITO E
SCIE CHIMICHE
Il DU ("depleted
uranium") o uranio impoverito, viene ormai correntemente usato nei
proiettili, nei missili e nelle armi di ordinanza delle truppe NATO, e pare
abbia conseguenze letali sia per chi viene colpito che per chi effettua gli
spari, come dimostrato dai tanti casi di malattie sviluppate a posteriori dai
reduci dalle guerre nei Balcani ed in Iraq (vedi sindrome del Golfo).
Il 60% delle polveri
di DU viene in parte espirato per via polmonare, ma le micropolveri da 1 micron
di diametro rimangono a lungo depositate nei polmoni e nei bronchi, finendo
pure nella mucosa intestinale e persino nel sistema osseo.
Tutte le radiazioni
provenienti dalle perdite delle centrali nucleari rappresentano poi grosse
insidie sia per gli adulti che per i bambini, essendo ogni tipo di latte al
mondo un autentico intrappolatore di radiazioni.
Ma anche le scie
chimiche che imbrattano misteriosamente i nostri cieli sono oltremodo
pericolose e rappresentano un altro insopportabile insulto al nostro benessere,
con tutta una serie di metalli pesanti che vanno in caduta sulle nostre teste,
sui nostri tetti, sui nostri orti e sulle nostre falde acquifere.
MA I PEGGIORI
INQUINANTI, QUELLI CHE CONTANO AL 9O%, SONO LE PROTEINE ANIMALI
Uno e' tentato di
mettersi le mani in testa, per tutte le sporcizie chimiche e le porcherie
appena elencate.
Mercurio, diossina,
plutonio, piombo, alluminio, boro, cadmio, cesio, arsenico, tutte cose
terribili davvero.
Ma, incredibile a
dirlo, nessuno di tali inquinanti, da solo o in combutta con gli altri,
equivale al maggiore fattore di inquinamento umano che si chiama "PROTEINA
ANIMALE".
Il peggiore disastro
non e' il mercurio o il piombo, come qualcuno sta cercando di far credere, ma
la coppia CADAVERINA-CASEINA. Non il plutonio e la diossina, ma le comuni
proteine animali che vengono giornalmente portate alla bocca da donne e uomini,
ed anche dai loro bambini. con tanto di demenziale imprimatur
medico-pediatrico.
Il mito delle
proteine e' stato intanto smascherato a tutti i livelli, persino negli ambiti
della FAO e della stessa OMS.
NON ESISTONO PIU'
CONTROVERSIE SUL CONTENUTO PROTEICO DEI CIBI
Michael Bluejay e' un
celebre giornalista e ricercatore americano, vincitore di grossi premi
internazionali per la sua trasparenza. I suoi lavori sulle proteine, ad
esempio, sono stati premiati sia nel maggio 2000 che nel gennaio 2011, quando ha
semplicemente aggiornato la sua tabella dal titolo "CONTENUTO PROTEICO DEI
CIBI":
Latte di donna 5,9%
di proteine (nel momento di max crescita umana)
Frutta in genere 6,7%
Noci (frutta secca) e
semini 11,0%
Grani e cereali 13,0%
Vegetali, germogli e
fiori 22,0%
Legumi 28,0%
Passata la soglia
dello svezzamento, dove la richiesta proteica del bambino e' al livello 5,9%,
il fabbisogno proteico umano va in ovvio e logico calo, verso una gamma
compresa tra il 2,5 e il tetto massimo del 10%.
Tutte le idee
nutrizionali mediche, tutte le diete ospedaliere, tutte le raccomandazioni
pediatriche su B12, su ferro-eme e su Omega3 ittici, vengono nuovamente
smascherate, distrutte, polverizzate, ridicolizzate.
Una batosta
memorabile che non richiede altri commenti.
PITAGORA AVEVA
TOTALMENTE RAGIONE
Dalle tabelle sui
contenuti specifici di ogni cibo vegetale, si evince che ogni pianta contiene
piu' proteine di quante ne servano per il fabbisogno infantile o adulto. La
natura ha disegnato i cibi vegetali come cibi completi e privi di difetti,
privi di carenze (privi di scemenze e imbambolamenti B12).
Tutti gli errori e
tutte le male-interpretazioni arrivano dagli studi di Osborn e Mendel del 1914,
basati sui fabbisogni proteici, dove il frumento e il riso vennero dichiarati
deficienti in lisina, e il mais deficiente in triptofano. Ma gli animali usati
come riferimento erano dei semplici ratti e, a quel tempo, non si sapeva
nemmeno che il latte materno ha solo il 5,9% di proteine, e non un enorme 49%
come nel caso dei ratti).
Come si spiega allora
questa reticenza, questa congiura generale a favore del veleno proteico, che
coinvolge cuochi, medici, docenti, ristoratori, farmacisti, cibo-produttori,
politici, premier, papi e capi di stato?
La risposta e' quanto
mai banale: i cibi alto-proteici sono anche cibi ad alto rendimento economico.
Mr Pitagora aveva
ragione non al 98, ma al 100 percento: il cibo basso-proteico e' la chiave per
la salute umana!
Di Tony Jaa.
LA CENA DI PITAGORA,un libro consigliato.
La cena di Pitagora è un saggio di storia del pensiero, scritto da Erica Joy Mannucci (docente di Storia moderna all'Università degli Studi di Milano-Bicocca), che ricostruisce, citando puntualmente opere e fonti, la storia del vegetarianismo in Occidente da Pitagora ai giorni nostri, con particolare riguardo alle tematiche dei diritti animali.
1. Banchetti senza stragi e sangue
L'immagine di Pitagora come iniziatore del vegetarianismo è legata ai versi delle Metamorfosi di Ovidio, che lo descrivono come il primo a scagliarsi contro l'abitudine di cibarsi di animali, da lui reputata un'inutile causa di stragi, dato che già la terra offre piante e frutti sufficienti a nutrirsi senza spargimenti di sangue.
Ovidio lega il vegetarianismo di Pitagora alla sua credenza nella metempsicosi, secondo cui negli animali non vi è un'anima diversa da quella degli esseri umani. Nella metempsicosi credeva anche Empedocle, il quale a sua volta seguiva la dieta pitagorica e rifiutava il sacrificio di animali.
Platone, nelle Leggi, parla di una felice età arcaica in cui gli uomini avevano un particolare rispetto per la vita e non uccidevano gli animali né per nutrirsene né per offrire sacrifici agli dèi; Platone dice che questi antenati seguivano i modi di vita orfici, ispirati cioè alla figura mitica di Orfeo, il quale viveva in un rapporto di incantamento con gli animali e la natura. Nella Repubblica, Platone prescrive ai membri della città ideale una dieta vegetariana, affinché vivano nella moderazione.
Aristotele sostiene una radicale differenza tra uomini e animali, tanto da escludere la possibilità di una giustizia verso questi ultimi, ma alcuni suoi discepoli, come Dicearco e Teofrasto, affermano invece che uccidere gli animali è ingiusto, perché comporta loro sofferenza e li priva della vita.
Quinto Sestio ritiene che l'uccisione degli animali sviluppi nell'uomo l'abitudine alla crudeltà e che l'alimentazione carnea sia un lusso da rifiutare, contrario alla costituzione umana.
Seneca – a differenza di altri stoici che ritenevano gli animali privi di ragione – riferisce, nelle Lettere a Lucilio, di aver condiviso in gioventù le motivazioni che avevano indotto Pitagora e Quinto Sestio ad astenersi dalla carne, trovando inoltre che la dieta vegetale fosse gradevole e salutare, ma di averla dovuta abbandonare perché, sotto l'imperatore Tiberio, il rifiuto della carne veniva considerato prova di appartenenza ad un culto straniero e quindi di sovversione.
Plutarco scrive che gli animali, essendo esseri animati, sono dotati di sensibilità e di intelligenza come gli umani. Nel saggio Del mangiar carne critica aspramente e con un linguaggio crudo quella che considera l'efferatezza di chi imbastisce banchetti con animali morti e fatti a pezzi. Plutarco sostiene il valore della vita di ogni essere animato.
Porfirio, nell'opera Astinenza dagli animali, afferma che il consumo della carne e il sacrificio di animali sono uno sviluppo del cannibalismo e del sacrificio umano. Tra uomo e animale c'è piena continuità (entrambi possiedono ragione e linguaggio) ed è falso che Dio abbia creato gli animali per l'uomo. Gli uomini negano che gli animali siano dotati di ragione solo per soddisfare la loro ghiottoneria di carne.
Giamblico, allievo di Porfirio, scrive, nella sua Vita pitagorica, che l'alimentazione vegetale, consistendo di alimenti "puri" come quelli dell'Età dell'oro, ricongiunge gli uomini agli dèi.
2. Forse che Dio si prende cura dei buoi? [modifica]
San Paolo si chiedeva: «forse che Dio si prende cura dei buoi?» (1 Cor 9,9), supponendo che la risposta fosse «no».
Con il cristianesimo vengono aboliti i sacrifici animali, ma l'astensione dal consumo di carne – se mossa dalla compassione verso gli animali – viene vista con sospetto perché caratteristica di alcuni movimenti ereticali quali i manichei, i catari, gli albigesi e i bogomili. Accadeva, nel medioevo, che le autorità riconoscessero gli eretici perché, messi alla prova, questi si rifiutavano di uccidere un pollo.
San Francesco d'Assisi porta, forse per primo, il rispetto per gli animali nell'ambito dell'ortodossia.
Alcuni secoli dopo, San Francesco di Paola fonda un ordine votato alla perpetua vita quaresimale (con astinenza, motivata da ascetismo religioso, dai "cibi di grasso", compreso il pesce), tanto che oggi è stato chiamato «santo vegano».
3. La grande oppressione degli uomini e degli animali [modifica]
Leonardo da Vinci è vegetariano e si distingue, tra i personaggi del suo tempo, per la pietà verso gli animali, come ad esempio gli uccelli, che liberava dalle gabbie.
Erasmo da Rotterdam e Tommaso Moro, sulla scia della riscoperta umanistica di Platone, auspicano il ritorno dell'uomo ad un'armonia con la natura in cui cessino le violenze sugli animali. Alvise Cornero promuove l'ideale di una «vita sobria» a partire dall'alimentazione.
Montaigne critica, in diverse opere, la presunzione dell'uomo di essere superiore agli altri animali, affermando l'esistenza di un obbligo etico di «grazia e benignità» verso di essi.
sangue; una figura emblematica è Thomas Tryon, la cui lettura persuade Benjamin Franklin ad adottare il vegetarianismo. A Tryon s'ispira direttamente Benjamin Lay.
4. Un lusso gentile [modifica]
Cartesio sostiene che gli animali siano delle macchine senza coscienza e senza capacità di soffrire, legittimando così, oltre al consumo di carne, anche la vivisezione. Ciò nonostante egli è vegetariano perché convinto che faccia bene alla salute.
Come lui, anche altri uomini di scienza e medici dell'epoca – tra cui Gassendi, Linneo, John Arbuthnot – prescrivono il vegetarianismo per la salute umana, ma senza interesse per gli animali.
Il medico fiorentino Antonio Cocchi, oltre a sostenere gli effetti salutari di una dieta latto-vegetariana, dichiara di ammirare il rispetto che Pitagora mostrava verso la natura.
Con Voltaire – lettore, tra l'altro, di Cocchi – la difesa del vegetarianismo torna ad associarsi, in opposizione a Cartesio, alla denuncia delle crudeltà verso gli animali e quindi anche alla condanna della vivisezione.
L'abate Condillac, nel Trattato degli animali, nega che la sensibilità degli animali sia diversa da quella degli esseri umani, mentre il naturalista Charles Bonnet, nella Palingenesie philosophique, afferma che ciascun animale possiede un carattere individuale, una ragion d'essere propria e un'anima immortale.
5. Non siamo struzzi [modifica]
Tra i romantici, Percy Bysshe Shelley, dopo aver abbracciato il vegetarianismo, scrive A vindication of Natural Diet, in cui considera la dieta carnea all'origine di violenza, malattie e avidità.
Molte sostenitrici dei diritti della donna – tra cui Mary Wollstonecraft, Margaret Fuller, Harriet Beecher Stowe, Susan Anthony – sono vegetariane e scrivono per sensibilizzare verso le sofferenze animali.
Il romanziere russo Lev Tolstoj, che dopo i cinquant'anni diventa paladino del pacifismo e del vegetarianismo, racconta nell'articolo Il primo passo la sua visita ad un mattatoio e l'orrore suscitatogli da questa esperienza. «Non siamo struzzi» – scrive – e «non possiamo fingere di non sapere».
Henry Salt, in Animal Rights, inizia a parlare di «diritti animali». Scrive inoltre un libro intitolato Difesa del Vegetarianismo, che viene letto e apprezzato da attivisti vegetariani come Gandhi e George Bernard Shaw.
6. Ci garbano più come amici che come carne [modifica]
Altre femministe di fine Ottocento e inizio Novecento sono vegetariane, come Charlotte Despard e Annie Besant (le quali furono entrambe in contatto con Gandhi).
Vegetariani sono inoltre i coniugi Booth (fondatori dell'Esercito della Salvezza), gli appartenenti alla Società Teosofica e Rudolf Steiner.
Piero Martinetti e Albert Schweitzer mostrano, nei loro scritti, una particolare sensibilità verso le sofferenze degli animali ed esortano ad esercitare un rinnovato sentimento di solidarietà verso di essi.
Un discorso a parte va fatto per i nazisti, fra i quali, com'è noto, il vegetarianismo trovò diffusione, ma nel contesto di un'estetica della purezza biologica e di un'ideologia razzista che non aveva nulla a che vedere con i sentimenti di amore e di rispetto per la vita.
Negli ultimi decenni del XX secolo il vegetarianismo ha avuto risonanza grazie anche a vip vegetariani quali Charlotte Rampling e Julie Christie, o a musicisti ecologisti come Michael Stipe e Sting, per citare alcuni esempi.
Filosofi come Peter Singer e Tom Regan hanno dedicato dei libri alla denuncia delle condizioni degli animali d'allevamento e alle ragioni etiche del vegetarianismo.
Erica Joy Mannucci, La cena di Pitagora. Storia del vegetarianismo dall'antica Grecia a Internet, Roma, Carocci editore, 2008
http://it.wikipedia.org/wiki/La_cena_di_Pitagora
Come mai Pitagora, Ippocrate e Socrate erano vegani?
Molti eroi, filosofi, grandi uomini del passato continuano ad essere studiati nelle scuole, eppure nessuno si sofferma su come vivevano e cosa mangiavano?
Vi sembra un dettaglio irrilevante che gente come Pitagora, Ippocrate, Aristotele, Platone, Galeno, Seneca e tanti altri mangiavano soltanto vegetali?
Addirittura alcuni solo frutta! Proprio lui, lo stesso Ippocrate, padre della medicina e oggi vivo ancora nelle nostre teste per il famoso giuramento, mangiava solo vegetali.
Soffermiamoci, solo per un attimo, su una delle frasi, che, forse, dovrebbero essere appese alla porta di ogni casa. La frase è del medico greco Ippocrate:
“La natura è Sovrana Medicatrice dei mali. Primo non nuocere. L’aria pura è il primo alimento e il primo medicamento. Nessun veleno serva mai a curare un malato!”
E qui sul ” non nuocere e nessun veleno” si potrebbe aprire un deliziosa e forse, scomoda, per alcuni, discussione.
Ma non solo i greci seguivano la natura dell’uomo, la stessa naturale abitudine avevano anche altre popolazioni come gli spartani e gli stessi romani che addirittura, secondo diverse fonti fra cui Marco Porcio, testimonia nei suoi scritti che i romani sono stati sani, quando il medico era vietato ai cittadini, per la bellezza di 600 anni con un’alimentazione prevalentemente di vegetali come le rape e il cavolo.
Ma allora perché continuiamo a tradurre i versi di questi signori e a non approfondire chi erano veramente? Poi ci sono altri personaggi nella storia che avevano capito chi era l’uomo e hanno cercato di diffondere delle verità spesso oscurate o ritenute di scarsa importanza.
Pitagora
“Amici miei, evitate di corrompere il vostro corpo con cibi impuri; ci sono campi di frumento, mele così abbondanti da piegare gli alberi dei rami, uva che riempie le vigne, erbe gustose e verdure da cuocere. La terra offre una grande quantità di ricchezze, di alimenti puri, che non provocano spargimento di sangue né morte.”
“Coloro che uccidono gli animali e ne mangiano le carni saranno più inclini dei vegetariani a massacrare i propri simili. ”
“Qualsiasi cosa un uomo faccia agli animali, gli verrà ripagata con la stessa moneta.”
Leonardo Da vinci
“Colui che non rispetta la vita non la merita. Moltissimi cuccioli di questi animali verranno portati via, squarciati e massacrati barbaramente.”
Lev Tolstoj
“Uccidendo, l’uomo sopprime anche in se stesso le più alte capacità spirituali, l’amore e la compassione per le altre creature viventi e, sopprimendo questi sentimenti, diventa crudele.”
Einstein
“La scelta di vita vegetariana, anche solo per i suoi effetti fisici sul temperamento umano, avrebbe un’influenza estremamente benefica sulla maggior parte dell’umanità”.
San Giovanni Crisostomo
“Ci comportiamo come lupi, come leopardi, anzi peggio di loro, perché la natura ha previsto che essi si nutrano in quel modo, ma noi, ai quali Dio ha dato la parola e il senso della giustizia, siamo diventati peggio delle belve feroci.”
Henry David Thoreau
“È vergognoso che l’uomo sia carnivoro. È vero: egli può vivere e vive sfruttando gli altri animali, ma questo è un bel misero modo di vivere, come sanno coloro che mettono in trappola un coniglio o uccidono agnelli, e colui che insegnerà all’uomo a convertirsi a una dieta sana e non violenta sarà considerato un benefattore per l’umanità.
Gandhi
“Bisogna correggere la falsa credenza che la dieta vegetariana ci renda deboli, passivi e abulici. Io davvero non credo che la carne sia assolutamente indispensabile per nessun motivo. Sento che il nostro progresso spirituale ci porterà inevitabilmente a smettere di uccidere gli animali per soddisfare esigenze materiali.”
George Bernard Shaw
“La domenica noi preghiamo che la luce illumini il nostro cammino! Siamo stanchi di guerre, non vogliamo combattere, e tuttavia ci nutriamo di morte. Io dimostro la mia età, sono gli altri che sembrano più vecchi? D’altra parte, che cosa vi aspettate da gente che si nutre di cadaveri? “
E allora?
Perché continuare a nascondere queste verità? Perchè non diffonderle? Perché osannare Pitagora solo per il teorema o quello che ci conviene? Questi signori del passato basavano la loro cultura e conoscenza sulla natura. Seguivano solo l’alimentazione che la natura ha previsto per l’uomo.
(Fonte: http://www.anptraining.net)
Aforismi e citazione del grande Pitagora
O miei simili, non profanate il vostro corpo con cibi peccaminosi... La terra offre un'abbondante riserva di ricchezze, di cibi innocenti, e vi offre banchetti che non comportano uccisioni o spargimento di sangue.
Coloro che uccidono gli animali e ne mangiano le carni saranno più inclini dei vegetariani a massacrare i propri simili.
Qualsiasi cosa un uomo faccia agli animali, gli verrà ripagata con la stessa moneta.
L’alimentazione carnea impedisce lo sviluppo armonico dei bambini e impoverisce le facoltà intellettive e spirituali degli adulti. La carne decapita la curiosità scientifica, ottenebra il ragionamento, impigrisce la mente, produce vibrazioni di basso tipo che interferiscono con la natura emozionale umana, che è calda e generosa, non fredda e cinica (clamoroso anticipo della scala Simoneton).
Pitagora.
L’alimentazione carnea impedisce lo sviluppo armonico dei bambini e impoverisce le facoltà intellettive e spirituali degli adulti. La carne decapita la curiosità scientifica, ottenebra il ragionamento, impigrisce la mente, produce vibrazioni di basso tipo che interferiscono con la natura emozionale umana, che è calda e generosa, non fredda e cinica (clamoroso anticipo della scala Simoneton).
Pitagora.
SE PITAGORA FOSSE STATO ASCOLTATO, L'OCCIDENTE NON SAREBBE
DIVENTATO L'IMMONDEZZAIO CHE E' ATTUALMENTE (QUESTO L'HO' AGGIUNTO IO
OVVIAMENTE ;)) Aly.
Osho su Pitagora,Philosophia Perennis.
Osho:philosophia
perennis vol 2. discorso n.6
Il contributo di pitagora alla
filosofia occidentale e' immenso,incalcolabile,per la prima volta ha
introdotto il vegetarismo in occidente.
l'idea di vegetarismo
e' di immenso valore.e' basata su una immensa reverenza per la vita. la mente moderna e
molto piu' in grado oggi che si sa che tutte le forme di vita sono correlate e
interdipendenti.
L'uomo non e' un
isola: l'uomo esiste in un infinita' di forme di vita ed esistenza.esistiamo in
una catena, non siamo separati.
Distruggere altri
animali non e' solo orribile, inestetico,inumano- e' anche antiscientifico.
stiamo distruggendo
le nostre stesse fondamenta.
la vita esiste come
un unita' organica. l uomo puo' esistere solo come parte di questa orchestra.
pensa solo all uomo
senza uccelli e senza animali e senza pesci-quella vita sarebbe molto noiosa;
perderebbe ogni complessita', varieta' ricchezza,colore.
Le foreste sarebbero
totalmente vuote,il cuculo non emetterebbe il suo richiamo, gli uccelli non
volerebbero,e l'acqua apparirebbe triste senza pesci.
la vita nelle sue
infinite forme esiste come un unita' organica. siamo parte di essa ,la parte
dovrebbe provare riverenza per il tutto.
questa e' l idea del
vegetarismo.semplicemente significa: non distruggere la vita.semplicemente
significa:la vita e' dio-evita di di distruggerla, altrimenti distruggerai l
ecologia.
Ha qualcosa di molto
scientifico dietro di se'. non e' un caso che tutte le religioni nate in india
siano di base vegetariane, e che tutte le religioni nate fuori dall india siano
non- vegetariane.
I piu' alti picchi di
consapevolezza furono conosciuti in india e in nessun altro luogo.
Il vegetarismo
funzionava come una purificazione. quando mangi animali sei sottoposto alla
legge della necessita'.
sei pesante,graviti
piu' verso la terra.
Quando sei
vegetariano sei leggero, e sei piu' sottoposto alla legge della grazia.la legge
del potere, e inizi a gravitare verso il cielo.
I tuo cibo non e'
solo cibo: sei tu, cio' che mangi diventi. se mangi qualcosa qualcosa che pone
le basi sull uccidere,nella violenza,non ti potrai elevare sopra la legge della
necessita.
Resterai piu' o meno
un animale.
l'essere umano nasce
quando inizi a muoverti al di sopra degli animali, quando inizi a fare qualcosa
a te stesso che nessun animale e' in grado di fare.
Il vegetarismo e' uno
sforzo consapevole, uno sforzo deliberato, per uscire dalla pesantezza che ti
tiene ancorato alla terra affinche' tu possa volare.-
Cosi' che il volo del
solitario verso il solitario diventi possibile.piu' leggero il cibo, piu'
profonda va' la meditazione. piu' grossolano il cibo, piu' la meditazione
diventa difficile.
Non dico che meditare
sia impossibile per i non vegetariani- non e' impossibile, ma difficile senza
che ve ne sia bisogno.
Come un uomo che
intenda scalare una montagna,e continui a trasportarsi dietro molti sassi.
e possibile che tu
raggiunga la vetta anche se trasporti molti sassi, ma cio crea problemi non
necessari.
avresti potuto gettar
via quei sassi,avresti potuto alleggerirti, e la scalata sarebbe stata piu'
facile, e molto piu' piacevole.
la persona
intelligente non portera' con se' dei sassi quando va in montagna, non portera'
con se nulla che non sia necessario. e piu' si muovera' in alto, piu' diverra'
leggero. anche se sta trasportando qualcosa lo lascera' c adere.
quando edmund
hillarye tenzing raggiunsero l everest per la prima volta, dovettero lasciare
ogni cosa lungo il cammino- in quanto piu' in alto si muovevano, piu' diventava
difficile trasportare alcunche'. dovettero lasciare anche cose molto
essenziali. solo portare su' te stesso e' piu' che abbastanza.
il vegetarismo da' un
aiuto immenso. cambia la tua chimica. quando mangi gli animali, e vivi di
essi....
la prima cosa: ogni
volta che un animale viene ucciso quell animale e' rabbioso,spaventato, come e'
naturale.
quando uccidi un
animale... pensa solo a te stesso che vieni ucciso. quale sarebbe lo stato
della tua consapevolezza? quale sarebbe la tua condizione psicologica?
ogni tipo di veleno
verrebbe rilasciato nel tuo corpo, perche quando sei arrabbiato, un certo tipo
di veleno viene rilasciato nel tuo sangue.. quando hai paura
, ancora un altro
tipo di veleno viene rilasciato nel tuo sangue. e quando stai per essere
ucciso, questo e' il picco della paura e della rabbia.
tutte le ghiandole
del tuo corpo rilasciano tutto il loro veleno.
E l'uomo continua
avivere di carne avvelenata. se ti mantiene arrabbiato violento aggrressivo
,non e' una cosa strana : e' naturale.
se vivi attraverso l
uccidere, non hai alcun rispetto per la vita;sei nemico della vita. e la
persona che e' nemica della vita non puo' muoversi verso la preghiera- in
quanto preghierasignifica reverenza per la vita.
E colui che e' nemico
verso le creature di DIO non puo' essere amico con dio stesso.
Se distruggi i
dipinti di picasso, non puoi essere molto rispettoso nei confronti di picasso-
e'impossibile.
Tutte le creature
appartengono a dio,dio vive in esse, respira in esse, esse sono la sua
manifestazione.
Gli animali sono
nostri fratelle e sorelle.
Se vedendo un animale
non sorge in te l idea di fratellanza, allora non sai cosa sia la preghiera, non
saprai mai che cos e' la preghiera . e la sola idea che solo per il cibo, solo
per il sapore tu puoi distruggere la vita, e' cosi' orribile. e impossibile
credere che l uomo stia continuando a farlo.
Pitagora fu il primo
ad introdurre il vegetarismo in occidente. e' di grande profondita' per l uomo
imparare a vivere in amicizia con la natura, in amicizia con tutte le creature.
Queste sono le
fondamenta. e soltanto su tali fon damenta puoi edificare la tua preghiera , il
tuo essere medidativo. puoi osservarlo in te stesso: quando mangi carne,
troverai la meditazione sempre piu' difficile.
Buddha naque in una
famiglia non- vegetariana. era uno kshatrya- apparteneva alla casta guerriera-
ma l esperienza della meditazione a poco a poco lo trasformo' in un
vegetariano.
fu la sua
comprensione interiore: ogni volta che mangiava della carne, la meditazione era
piu' difficile; ogni volta che evitava la carne, la meditazione era piu'
facile. fu solo una semplice osservazione.
ti sorprendera'
sapere che i piu' grandi vegetariani della storia sono stati i giainisti- ma
tutti i loro 24 maestrinaquero' in famiglie non- vegetariane.
Cosa accadde? perche'
queste persone che furono cresciute condizionate fin dall inizio a mangiare
carne, crearono un giorno il piu' grande movimento al mondo a favore del
vegetarianesimo?
Fu solo grazie ai
loro esperimenti sulla meditazione.,
E' inevitabile che se
vuoi meditare, se vuoi diventare privo di pensieri, se vuoi diventare leggero-
cosi' leggero che la terra non puo spingerti verso il basso, cosi' leggero da
iniziare a levitare, cosi' leggero che il cielo ti si rende disponibile-allora
hai bisogno di muoverti da un condizionamento non- vegetariano alla liberta'
del vegetarianesimo.
il vegetarianesimo
non ha nulla a che vedere con la religione: di fatto ha basi scientifiche.
non ha nulla a che
fare con la morale,ma riguarda l estetica.
e' incredibile come
una persona sensibile,consapevole,comprensiva, amorevole,possa mangiare carne.
se mangia carne a
questa persona manca qualcosa, da qualche parte e' ancora non conscia di quello
che fa, non conscia dell implicazione del suo agire.
ma pitagora non fu
ascoltato, ne creduto- al contrario venne ridicolizzato e perseguitato. e aveva
portato all occidente uno dei piu' grandi tesori dell oriente. aveva portato un
grande esperimento- se fosse stato ascoltato, l occidente sarebbe stato un
mondo completamente diverso.
il problema che e'
sorto oggi, che abbiamo distrutto la natura, non si sarebbe mai presentato.
se pitagora fosse
divenuto il fondamento della consapevolezza occidentale , non ci sarebbero
state queste grandi guerre mondiali.
avrebbe cambiato l
intero corso della storia. ci provo' duramente, fece tutto quello che pote'-
non e' colpa sua. la gente e' cieca, la gente e' sorda; non riesce ad ascoltare
nulla, ne ' a capire nulla.
non e' pronta per
cambiare le proprie abitudini.la gente vive nelle sue abitudini, vive
meccanicamente. e lui aveva portato il messaggio di diventare consapevoli. una
grande energia meditativa si sarebbe sprigionata in occidente.
sarebbe stato
impossibile produrre un hadolf hitler, un mussolini, uno stalin. sarebbe stato
un mondo totalmente diverso. invece ancora persistono le vecchie abitudini.
non si puo'
modificare la consapevolezza umana se non si inizia modificando il
corpo.mangiando carne assorbi in te l animale- e l animale deve essere
trasceso.
Evitalo! se davvero
desideri muoverti sempre piu' verso l alto, se davvero desideri avvicinarti ai
picchi soleggiati della consapevolezza.se davvero desideri conoscere DIO,
allora dovrai cambiare in ogni maniera possibile.
Dovrai guardare la
tua vita da ogni angolazione. dovrai osservare ogni piccola tua abitudine nel
dettaglio. perche' a volte una cosa molto piccola puo' cambiarti completamente
la vita. a volte puo' trattarsi di qualcosa di molto semplice, epuo' cambiare
la tua vita cosi' totalmente che sembra quasi incredibile.
Prova il
vegetarianesimo e sarai sorpreso: la meditazione diventa molto piu' facile. l
amore diviene molto piu' sottile, perde grossolanita'- diviene piu' sensibile ,
assume il connotato piu' della preghiera che della sessualita'. ed anche il tuo
corpo inizi ad avere una vibrazione diversa. diventi piu' aggrazziato,
morbido,piu' femminile, meno aggrressivo, piu' ricettivo.
il vegetarianesimo
provoca in te una trasformazione alchemica. crea lo spazio il metallo comune
puo' trasformarsi in oro.
Osho
http://astronavepegasus.forumattivo.com
Osho su Pitagora,Philosophia Perennis. 1
Osho su Pitagora,Philosophia Perennis. 2
libro di Valdo Vaccaro: “L’Igienismo come scienza comportamentale
Commenti
Posta un commento